sabato 6 febbraio 2010

La speculazione finanziaria contro gli stati indebitati...

Una riflessione di un cittadino bue... quello che subisce tutte le conseguenze di scelte rapaci del potere ecomomico-finanziario ... di scelte scellerate della politica...
Ma che ci voleva ub Pico della Mirandola o un Leonardo o un Einstein di scienze economiche per capire che il disastro PROVOCATO DAI DEBITI non poteva essere sanato da ALTRI DEBITI sia pure scaricati sugli STATI ??
Il debito di uno stato regge sul presupposto che questo stato NON PUO' FALLIRE (e generalmente non va incontro alla morte come ogni essere umano) e prima o poi onorerà i propri impegni basati su prestiti, obbligazioni, Bond, BOT e altre diavolerie che non so bene come funzionano. Ma se questi due presupposti non dovessoro sussistere ??? (quanto accaduto in Argentina è lì a ricordarci che non è un evento impossibile...).
Finora gli interventi dei governi che si sono svenati ed indebitati per ammortizzare i disastri creati dall'alta finanza, si sono rivolti solo a TENTARE UNA REGULASTION delle gestioni finanziarie, hanno aggredito i paradisi fiscali come realtà IMMORALI che sottraevano risorse ai paesi dove esse venivano create (non so quanto ciò sia stato efficace e quanto degli obiettivi sbandierati sui media siano stati raggiunti... vedi le difficoltà di Obama verso i Bonus dei dirigenti bancari USA).
Sarebbe stata più completa quest'opera moralizzatrice se, oltre ad aggredire i paradisi fiscali, patria di furbi ed evasori che non contribuiscono al benessere economico e sociale dei paesi di origine, avessero aggredito con la stessa determinazione anche I PARADISI DEL LAVORO PIU' ABBIETTO, DELLO SFRUTTAMENTO SENZA REGOLE, DELL'ABBRUTIMENTO DI QUALSIESI DIGNITA' UMANA.
Anche questi sottraggono risorse alla crescita ed allo sviluppo economico, sociale e civile dell'umanita' E RAPPRESENTANO L'ALTRA ROTAIA DEL BINARIO che potrebbe portare alla deriva i rapporti tra le nazioni.

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