giovedì 30 aprile 2009

ANTONIO, ANTONIO, ANTONIO.

Nella Pubblica Amministrazione le scelte politico-amministritativo sono effettuate attraverso atti (delibere) e non su "propositi" privi, tra l’altro, di contenuti tecnici e finanziari. Oggi, TU hai approvato un progetto preliminare per costruire unicamente una scuola elementare, su tre piani, in 2000 mq del costo complessivo di € 3.000.000,00 finanziata, con un mutuo a carico del Comune di Marcellina, solo per € 500.000,00. Poi, con tempo, renderai noto dove troverai gli altri € 2.500.000,00.
In merito al Programma elettorale di invito a non provocarmi. Comunque, per non polemizzare più di tanto ti consiglio, se effettivamente interessa la partecipazione degli elettori, di incontrarci in un orario ragionevole e non dopo le ore 22,00!!!!!! MARCI

mercoledì 29 aprile 2009

Marci, Marci

Il nostro socio fondatore Marci ha omesso di dire che il sottoscritto ha proposto di utilizzare i 500.000 euro per l'ampliamento della scuola dell'infanzia, di modificare il piano integrato relativo alla scuola elementare utilizzando l'area individuata per l'ampliamento in oggetto con annesso parco giochi e di individuare un'altra area che consenta la costruzione di una nuova scuola elementare ad un piano, con pannelli fotovoltaici , almeno 30 classi, un teatro ed una palestra.
Poichè il mutuo in oggetto può essere variato per quanto riguarda il suo impiego sono stato ben Felice di votare a favore. Per il manto erboso del campo sportivo neanche rispondo..... È chiaro che si è favorevoli!!!!
Ti ricordo ancora che ci stiamo incontrando presso il circolo per elaborare il programma, ti ho vanamente invitato più volte. Dato che sei così sensibile, arguto e lungimirante sarebbe auspicabile anche il tuo contributo. Grazie, Antonio Bassani.

lunedì 27 aprile 2009

Bilancio di previsione 2009. Mutui per € 1.000.000,00

Per essere protagonista in politica necessita disporre, oltre che di un’elevata personalità, anche un notevole intuito amministrativo. Nell’ultimo consiglio comunale, in occasione dell’approvazione del bilancio, i tre consiglieri del PD presenti hanno espresso tre valutazioni diverse (favorevole Bassani, contrario Gubinelli e astenuto Armando Marino). Fino a qualche settimana fa, come già accaduto in passato, la vicenda non avrebbe richiamato l’attenzione del cittadino elettore, oggi però la situazione politica è cambiata, infatti, il centro sinistra ha elaborato un nuovo progetto amministrativo nel quale i tre consiglieri, designati dal PD, rappresentano, in consiglio comunale, l’alternativa all’attuale maggioranza di centro destra.Quindi, perché è stato necessario attestare da tutti i consiglieri di maggioranza, che concorreranno tra 45 giorni all’interno della lista di centrosinistra, una totale adesione al programma del centro destra che prevede la realizzazione del manto erboso sintetico nel campo sportivo comunale, per una spesa complessiva di € 500.000,00, attraverso un mutuo a totale carico del Comune; mentre per quanto riguarda la scelta operata già da qualche tempo dell’assessore alla cultura e P.I. Bassani, in merito alla costruzione della nuova scuola elementare dal costo di € 3.000.000,00, è stata prevista in bilancio unicamente un mutuo per € 500.000, 00? Marci

La politica delle Arance

Questo é un post un po' originale: volevo riportare all'attenzione di un paese fondamentalmente dalla tradizione agricola un caso internazionale interessante e "divertente".

Nei mercati Iraniani da qualche tempo si trovano arance "Jaffa", una ditta Israeliana. Visto che le importazioni da Israele sono vietate in Iran essendo i due stati notoriamente ai ferri corti, sia con le parole e qualche volta con i fatti, la cosa non é piaciuta ai politici Iraniani: sono arrivati ad accusare l'opposizione di un tentativo di destabilizzazione (poi uno dice che tutto il mondo é paese)!

Dopo accurate indagini per capire la provenienza delle arance clandestine, si é rivelato che vengono dalla Cina, con marchio contraffatto!

Articolo in Inglese (BBC)

Chissá se un giorno ci saranno anche le cerase della Sabina "Made in China", mah!

sabato 25 aprile 2009

Un Paese Normale

... Mettiamo le mani avanti. Non certo per coda di paglia, ma perché, ormai, conosciamo con perfezione millimetrica i riflessi condizionati della politica italiana. Questo numero monografico di Ffwebmagazine non vuole avere nulla di provocatorio. Non è per gusto del borderline che, in occasione del 25 aprile, abbiamo deciso di raccontare storie di uomini che nel gran turbinio della fine della guerra hanno fatto una scelta determinante per la storia d'Italia, quella di prendere le armi contro il nazi-fascismo. Di combattere, è bene dirlo, la gran parte delle volte contro se stessi e la storia della propria famiglia......

Questo che leggete é l'incipit dell'edizione speciale del web magazine della Fondazione FareFuturo all'indirizzo:
http://www.ffwebmagazine.it/ffw/page.asp?VisImg=S&Art=1428&Cat=1&I=../immagini/Foto/bandieraitaliana_int.gif&IdTipo=0&TitoloBlocco=Edizione%20Speciale&Codi_Cate_Arti=54

A mio avviso sono pagine di estremo interesse almeno per chi voglia vivere finalmente in un Paese Normale.

Massimo Salvatori

venerdì 24 aprile 2009

giovedì 23 aprile 2009

Il PD, dalla tattica alla prospettiva.

Ora che le bocce sono ferme, le liste controfirmate e lo spettacolo è finito, mi sembra doveroso, in quanto in qualche modo “oggetto” di vicende che hanno “movimentato” (vivaddio) questa fase di pre-campagna elettorale, esternare qualche considerazione circa l’accaduto.

Senza scendere troppo nei particolari, o se volete nella “cronaca” di tali vicende - il che potrebbe anche risultare noioso – credo di poter dire che alla fine dei giochi, emerge un quadro di diffusa incoerenza, tra quanto detto e quanto poi realizzato nei fatti dai vari “soggetti” coinvolti a vari livelli, il che certo non stupisce chi ha vissuto, da sempre, e suo malgrado “nella” politica, seppur non attiva in senso stretto.

Detto questo per quanto mi riguarda non c’è mai stata alcuna pretesa personalistica o vanità nel partecipare alla vita di quello che si annunciava come un “Partito Nuovo”, vi era semmai la convinzione, quella si, di poter dare un contributo, certo non indispensabile, di proposte di idee e di passione - mi si perdoni il termine forse inadeguato ai tempi- per una nuova Stagione Politica.

Parafrasando una certa “Sagitta” che scriveva sull’ormai censurato forum di marcellinaonline semplicemente “senso di dedizione verso un paese”.

Allo stato dei fatti dovremmo forse chiederci cosa ne è stato dei 400 Fondatori e di quel capitale di partecipazione frutto delle Primarie dell’Ottobre 2007.

Dovremmo chiederci perché il Partito Aperto è diventato vittima delle “sliding doors”, delle porte girevoli con le quali si esce e si entra ad ogni cambio di vento. Sono domande che credo meriteranno una risposta fin da dopo le Europee, cercando di capire fino in fondo cosa vuol dire oggi proclamarsi “democratico”. La vera posta in gioco è la difficile esistenza del Partito Democratico e le sue prospettive di diventare, uno dei soggetti politici rilevanti nel sistema politico italiano.

Massimo Salvatori

lunedì 20 aprile 2009

bilancio 2009

Un esempio da perseguire per non limitarci ad iscrivere in bilancio, unicamente, un’esigua somma di denaro!!!!
Si riporta di seguito un interessante “ impegno politico-amministrativo” con il quale un paese della Regione Lazio realizzerà una nuova scuola elementare.
Bracciano: dalla Regione oltre 3 mln per nuova scuola elementare
18/04/09 - Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Giunta Esterino Montino, la Giunta della Regione Lazio ha dato oggi il via libera alla variante al Prg del Comune di Bracciano per la realizzazione della scuola elementare in località il Pero, nel quartiere Bracciano Nuova. 6.200.000 gli euro a disposizione del progetto, cofinanziato al 50% tra Regione Lazio - Assessorato ai Lavori Pubblici e Comune di Bracciano. “Si tratta di una doverosa risposta alle necessità di adeguati spazi per l’istruzione elementare in un Comune come quello di Bracciano che in soli 7 anni ha visto aumentare del 30% la popolazione residente - afferma l’Assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Giunta Esterino Montino - L’istituto sorgerà su un terreno di 2 ettari adiacente ad un’area sportiva pubblica ceduto tre anni fa in permuta al Comune dalla famiglia Odescalchi. Il progetto, a basso impatto ambientale, prevede un edificio interamente ecocompatibile dotato di 25 aule più i laboratori, la palestra e il servizio mensa. “Finalmente Bracciano avrà una seconda suola elementare che andrà a servire le famiglie della parte nuova della città, dove ora risiedono circa 7.000 abitanti. In questo modo sarà possibile anche alleggerire l’istituto Tommaso Tittoni, unica scuola elementare attualmente a Bracciano che si trova in pieno centro storico – spiega Giuliano Sala, sindaco di Bracciano - Ora dobbiamo procedere all’apertura delle buste del bando di assegnazione del progetto esecutivo Contiamo di aprire il cantiere entro il 2009 e speriamo di dare il servizio ai bambini e alle loro famiglie per il 2011”.

martedì 14 aprile 2009

Non ci posso credere...

da http://eddyburg.it/article/articleview/12999/0/352/
Le Ntc, esistono dal 2005, ma finora, almeno per gli edifici privati, non c’è l’obbligo di applicarle, perché la loro entrata in vigore è stata di anno in anno puntualmente prorogata. L’ultimo rinvio poco più di un mese fa, manco a dirlo col solito decreto «milleproroghe», lo stesso usato da Prodi nel 2007. Ogni volta i governi di turno hanno ceduto alle pressioni delle lobby dei costruttori e degli ingegneri, che chiedevano più tempo per adeguarsi alle novità e temevano l’aumento dei costi.

A QUESTO PUNTO DEDICO LA MIA PERSONALE "SCARPATA VIRTUALE" AGLI INTERESSI ED ALLE LOBBY CHE SOSTENGONO QUESTA SITUAZIONE.

venerdì 10 aprile 2009

AUGURI

BUONA PASQUA A TUTTI

E SOPRATTUTTO CHE SIA DI .... QUALITA' e SERENITA' anche per le sfortunate popolazioni dell'ABRUZZO.

il DIRETTIVO del Circolo P.D. Marcellina

Elezioni amministrative 2009. PD: paura di cambiare

La strategia adottata per determinare la composizione della lista di centrosinistra presenta evidenti elementi che ci riconducono al passato. A tal riguardo, i giovani del PD hanno elaborato, ultimamente, una proposta per contribuire a modificare un assetto statico e ristabilire un equo equilibrio tra le forze politiche presenti nella lista al fine di apportare quell’elemento innovativo che l’elettore di centro sinistra da anni sollecita. L’aspetto politico della proposta mira a contenere la presenza dei giovani di centrodestra nella lista e nel contempo garantire, attraverso gli assessorati esterni, la presenza, invece, dei giovani del centrosinistra che nelle concitate “trattative amministrative” è stata relegata a margine. La prima fase della discussione, alla presenza del candidato a sindaco, ha consentito ai giovani di esporre il documento programmatico. Detto documento, inizialmente, non ha raccolto esaltanti entusiasmi da parte degli intervenuti che hanno attestato, con la dovuta attenzione, un’apertura “personale” per poi ricordare che gli impegni elettorali non consentono margini di trattazione, ad eccezione di una parziale modifica dello Statuto per prevedere gli assessori esterni senza, peraltro, attestare la disponibilità dei candidati del partito democratico a conferire tale mandato ai giovani. Al termine della riunione, il candidato a sindaco ha invitato il coordinatore del PD di portare la proposta all’interno del Direttivo per le necessarie valutazioni politiche. Aspettiamo di conoscere le risoluzioni che il Direttivo intenderà intraprendere in merito al documento.Marci Domenico

martedì 7 aprile 2009

Raccolta aiuti terremoto in Abruzzo

La tragedia del terremoto in Abruzzo coinvolge tutti in una gara di solidarietà per portare aiuti a quelle popolazioni sfortunate.
In questo senso informiamo i cittadini di Marcellina che la nostra organizzazione, in contatto con rappresentanti locali delle zone terremotate, e su loro indicazione, raccoglierà nella nostra città

VESTIARIO
ed
ALIMENTI
(Tutti quelli di natura non deperibile, scatolami ecc.)
A questo scopo saremo in sede Via Regina Elena (davanti alla farmacia) con il seguente calendario:
Giovedì e Venerdì ore 9.30 - 12.30 ore 15.00 - 18.00
Sabaro ore 9.30 - 11.30 (poi il materiale partirà per la consegna)
===============OOOOOOOOO==============
INFORMIAMO INOLTRE CHE
E' STATA ORGANIZZATA LA RACCOLTA ANCHE DAL COMUNE
DI MARCELLINA
Domani e dopodomani in Piazza

lunedì 6 aprile 2009

Che disastro...

Una delle più belle cittàItaliane...
Tra le più vivaci da un punto di vista culturale...

SIAMO VICINI A TUTTI I CITTADINI DELL'AQUILA
CI SENTIAMO TUTTI AQUILANI


ESPONIAMO LA NOSTRA BANDIERA LISTATA A LUTTO

giovedì 2 aprile 2009

SENZA I GIOVANI NON C’E’ FUTURO

Ogni volta che si attivano le consultazioni per le elezioni amministrative locali noi “TUTTI” proclamiamo la necessità del cambiamento di gestione amministrativa affermando che è giunto finalmente il momento per i giovani di assumersi la responsabilità di amministrare questo PAESE. Ad essere onesto questo principio, oggi volta, ha durata limitata, infatti dopo qualche incontro guarda caso si inizia a parlare che i giovani di oggi hanno poca esperienza, non raccolgono i necessari consensi elettorali e per finire hanno altro a cui pensare e quindi non hanno la capacità di “gestire la cosa pubblica”. Mi dispiace ma queste affermazioni non possono essere condivise, in particolare quando poi non sono avanzate soluzioni alternative. Infatti, la strategia attuata dai partiti non mira al rinnovamento della classe dirigente politica locale, bensì, come spesso accade, garantisce spazi unicamente ai soliti personaggi politici che da anni ci amministrano, passando con assoluta semplicità da uno schieramento all’altro senza produrre un miglioramento della qualità della vita nella nostra comunità. Questa volta però intendo condurre “una campagna” di sensibilizzazione nei riguardi del PD affinché sia sancito, prima dell’elezione, un accordo tra i candidati del partito e segreteria per:
modificare lo Statuto Comunale prevedendo l’attribuzione degli assessorati anche ad elettori esterni;
l’assegnazione, entro la fine dell’anno 2009, di un assessorato ad un giovane iscritto al PD.
Offriamo ai giovani l’ opportunità di iniziare a sviluppare un nuovo progetto politico per il nostro PAESE. MARCI DOMENICO

mercoledì 1 aprile 2009

Io speriamo che me la cavo: la crisi sistemica del capitalismo finanziario

La democrazia basata sul libero mercato ed il capitalismo sfrenato, figlia del connubio (o incesto?) tra banchieri, industriali e politici é entrata nella sua matura fase di crisi. Si tratta ormai di un edificio di cartapesta, vuoto e fragile. Il re (o i re) sono nudi. La cosa piú grave per il "sistema" é che le masse se ne stanno accorgendo! In ritardo magari, ma la veritá salta fuori; lentamente. Ci chiediamo con ansia e qualche briciolo di speranza, rimasuglio di una illusione durata troppi anni, "chi pagherá? Non puó essere che si lasci crollare tutto. I G20 si riuniranno e troveranno una soluzione!"La risposta é semplice: pagheremo noi, tutti. L'unica soluzione che i "grandi" della terra hanno proposto, finora, é una serie di varianti sul tema comune: produciamo altro debito per rilanciare l'economia.

Quale é la logica di questa equazione che, diciamocelo francamente, ci lascia un po' perplessi e non ci convince appieno? L'uomo della strada é abituato a pagare le bollette e non capisce come si arrivi a pagare i debiti creandone di nuovi. Egli si domanda: "Ma prima o poi, qualcuno dovrá pagare, no?" Voi, io, tutti, ci diciamo: "Ma, io non ci capisco niente di economia. Se fanno cosí vorrá dire che é la via giusta. Questi sono statisti, sanno quello che fanno, di certo!"
Con questo genere di frasi chiudiamo il discorso e procediamo nelle nostre piccole vite, fiduciosi che il sistema reggerá, perché di certo non puó cadere.. una versione lievemente piú dotta del "io speriamo che me la cavo." Ed io ce lo auguro, a tutti, di cavarcela.

Se peró vi interessa leggere la mia analisi, io ve la propongo qui: per fortuna internet é ancora semi libera e costa poco! E allora, io provo a spiegare questa equazione, a modo mio: a voi il giudizio dell'efficacia.

La facciata ripulita, elegante, e quindi perfino rassicurante, degli edifici seicenteschi che ospitano istituti di credito e istituzioni dello stato ha continuato a funzionare per qualche anno, prima che l'implosione dell'economia del debito portasse allo stato attuale di cose. Dietro queste facciate peró, il cancro del debito ha continuato a svilupparsi e ormai ha sostituito il tessuto vivo della nostra societá.
La nostra societá del terzo millennio non produce piú valore aggiunto. Produce solo debito. Allora mi spiego: che cos'é il valore aggiunto? É la creazione di valore, di ricchezza (quello su cui si dovrebbe pagare l'IVA o imposta sul valore aggiunto). Cioé se io prendo un terreno, lo coltivo e produco olio, ciliege, cresco pollame, ecc. ho creato qualcosa di utile che prima non c'era. Ho lavorato ed ho creato un valore in piú a quello che c'era prima e quindi ho aumentato la mia ricchezza (se sono fortunato e non grandina). Lo stesso, ma in modo lievemente piú astratto, fanno l'artigiano, il falegname, il muratore, l'idraulico, il medico, l'architetto, ecc. Lavorano: prestano un servizio e producono un valore (il tavolo, la casa, l'acqua corrente, curare la salute, progetti per le case che costruisce il muratore, ecc.)

Fin qui tutto semplice, peró ad un certo punto molti si accorgono che a lavorare cosí non si produce abbastanza ricchezza abbastanza in fretta: si vive, ma non si diventa "ricchi". "Abbastanza per chi?" domandereste voi, per quelli che ne vogliono di piú! Se io lavoro 10 ore al giorno, non ho tanto tempo per godermela e quindi devo creare ricchezza piú in fretta: un po' come le nostre nonne che vogliono sempre il frigorifero pieno per paura della carestia (fa parte della nostra genetica: siamo animali costruiti per la carestia non per l'abbondanza).

Ecco che arriva la rivoluzione industriale: le macchine e il capitale trovano il connubbio perfetto e finalmente si puó creare ricchezza in fretta: invece di produrre 10 automobili al mese, ne produco 1000 e faccio Ford, Fiat (o chi per loro, nessuna differenza): quindi guadagno di piú. "Aspetta" mi dite, "peró se tutti ci mettiamo a fare 1000 automobili, ma chi le compra? E poi i macchinari costano!" Infatti, vero. Per questo solo 1% della popolazione puó, con un certo titolo, definirsi "capitalista". Mentre 1% investe il 99% deve comprare e produrre. Gli azionisti, per produrre, devono chiedere soldi in prestito alle banche, perché gli strumenti costano tanto (l'operativitá di una azienda costa, moltissimo!)

Ne risulta che il tutto funziona come una scommessa: io prendo i soldi in prestito dalla banca e faccio un'impresa. I lavoratori producono, vendiamo e quindi pagheremo il debito. Lasciamo perdere di entrare nel dettaglio qui, perché non se ne uscirebbe: del resto altri piú bravi di me lo hanno fatto ampliamente, per cui con un pizzico di fantasia, fingiamo che tutto fili liscio.. per un po'.

Il sistema entra in crisi per la prima volta nella grande depressione del 1929: anche qui ci sarebbero fiumi di parole, ma in sostanza la crisi nacque perché la produzione superó la domanda e il sistema entró in crisi (i debiti non si potevano piú pagare). Come se ne uscí? Con la seconda guerra mondiale che fu causata da la competizione per le risorse e da ideologie distorte.
L'invenzione geniale del dopoguerra é questa: siccome la produzione é anch'essa complicata, occorrono materie prime, lavoratori che fanno sciopero e rivoluzioni, ecc. uno potrebbe invece vendere prodotti finanziari derivati (ossia il debito!) direttamente (io ho 100 lire in crediti e interessi che matureró fra un anno: se mi dai 90 lire oggi sono tuoi!). L'altra operazione geniale é quella della creazione della domanda: ossia se la gente comprasse di piú allora uno potrebbe produrre di piú e quindi la crisi del '29 non si potrebbe ripetere.
Problema: come si induce la gente a comprare di piú? Generando la domanda attraverso la pubblicitá. Non solo di cose necessarie, ma soprattutto dell'inutile. Allora, se siete arrivati fin qui (grazie), seguitemi, perché é qui che le cose si fanno interessanti.

Aumentando la domanda, i fautori del libero mercato vi direbbero, deve aumentare anche l'offerta fino a raggiungere un equilibrio. Sarebbe vero se il mercato fosse fatto da agenti matematici astratti: invece é fatto di persone. Quando la competizione (offerta) aumenta per far fronte all'aumento di domanda generato dalla publicitá si fanno meno soldi (si deve ridurre il guadagno per rimanere competitivi.) Anche qui semplifico: volumi e tomi sono stati scritti su queste dinamiche, ma spero che il filo del discorso regga per arrivare al punto. Allora per evitare di ridurre il guadagno bisogna che si incrementino le vendite modificando i prodotti e influenzando il mercato (pubblicitá) per creare nuova domanda (mai chiesti perché ci sono 50 tipi di detersivi che fanno in fondo la stessa cosa o molto simili?!). Parallelamente, tutto ció serve anche a generare nuovo debito: se io credo che la gente comprerá sempre di piú significa che c'é un potenziale per fare piú soldi, quindi posso andare in banca e mostrare un business plan e contrarre un debito per fare investimento che mi concede di aumentare il guadagno e la spirale continua (nota a margine: in tutto ció gli stipendi dei lavoratori sono in gran parte finanziati dal debito, non dalle vendite; cioé dalla fiducia che si continua a lavorare e crescere sempre, se no il debito non si puó pagare piú e si fallisce).

Ora in un sistema bancario sano il banchiere sobrio guarda il business plan (piano aziendale) e dice "va bene, é sensato, le concedo un prestito al 7% in 10 anni" oppure "no, mi spiace non credo che lei fará soldi vendendo frigoriferi agli eschimesi: non le posso concedere il prestito."
Nel nostro sistema peró si puó vendere il debito: allora c'é per il nostro amico banchiere un problema di fondo: come si produce il debito da vendere a qualcun altro?
Bisogna turarsi il naso e concedere il prestito al venditore di frigoriferi polari, perché cosí la banca puó generare guadagno dalla vendita del debito cosí contratto immettendo fondi derivati sul mercato azionario. Cosí facendo la banca batte moneta: si fa garante del venditore di frigoriferi e chiede a "voi" piccoli correntisti, un prestito (perché i soldi in banca qualcuno li deve pur mettere.. forse..)
Naturalmente tutto questo funziona fino a quando non ci si accorge che dietro a tutta questa (complicatissima nella realtá) serie di scatolette cinesi non c'é altro che fumo. Nessuno produce la ricchezza, si vende invece la SPERANZA di ricchezza (ottimismo sistemico del capitalismo).

Si arriva allora al corto circuito: io chiedo un prestito per andare in vacanza e tale prestito é di fatto finanziato dal mio vicino di casa falegname che tiene i suoi risparmi in banca e che ha comprato una nuova sega circolare elettronica nella speranza che io lo paghi per aver messo le persiane a casa mia; nel frattempo io spero di ripagare la vacanza comprando azioni di un fondo bancario derivato in cui, a me ignoto, sta anche il mio prestito per andare in vacanza.

Scusate la banalizzazione, ma la realtá non é tanto diversa!
Quali sono quindi, riassumendo, i punti essenziali della crisi del capitalismo finanziario:
  1. Necessitá del sistema produttivo di incrementare sempre le vendite (fiducia dei consumatori) per sostenere i livelli attesi di guadagno e quindi la possibilitá di ripagare i debiti e produrre ricchezza per gli azionisti, a fronte di una concorrenza e un mercato sempre mutevole.
  2. Creazione di prodotti virtuali ed effimeri, basati sul debito e la scommessa sul "futuro migliore" (debito oggi per guadagnare domani).
Ho giá preso troppo spazio e per ora mi fermo qui, invitando gli altri a commentare!