mercoledì 26 maggio 2010

La crisi era "finta", ma i soldi sono veri!

Ma come mai nessuno ricorda al nostro carissimo Presidente del Consiglio come mai adesso si chiedono sacrifici a tutti gli Italiani per pagare il conto di una crisi che non c'era, secondo il Governo, solo pochi mesi fa?
Ma le nostre banche e conti pubblici non erano solidissimi? Adesso ci dicono che "rischiamo di fare la fine della Grecia." Ma non doveva essere questo (2010) l'anno della ripresa?
Non so, forse io non sono molto intelligente; mi rimetto alla sapienza del Ministro Tremonti per capire cosa stia succedendo. Delle due l'una: o il Governo mente spudoratamente sui conti sapendo di mentire (tra le altre cose, sai, ormai ci sono abituati), oppure sono incapaci di fare il loro lavoro, nel qual caso si dovrebbero dimettere.

1 commento:

franco ha detto...

FORSE UN GIORNO CI SVEGLIEREMO SENZA ALCUN INDUMENTO INTIMO... TEMO PROPRIO TU ABBIA RAGIONE, VEDI CHE FINE HA FATTO LA "L'ABOLIZIONE DELLE PROVINCE" FORSE FARà LA STESSA FINE ANCHE LA
TRACCIABILITA' DEI PAGAMENTI ??

Dal "Sole 24h":
Nel pacchetto antievasione torna la lotta ai pagamenti in nero. E fa ancora parte delle misure, su cui i tecnici dell'amministrazione finanziaria lavoreranno per tutto il fine settimana, il concordato fiscale per l'emersione delle case fantasma. Cui potrebbe associarsi un condono delle violazioni urbanistiche da 6 miliardi, esteso agli abusi su tutti i tipi di immobile: quello del 2003-2004 aveva prodotto oltre 5 miliardi a fronte dei 3,1 previsti. Ma entrano in gioco anche il nuovo redditometro e il contrasto al gioco illecito. A subire un inasprimento del prelievo potrebbero essere, invece, i fondi immobiliari. Sul versante della pubblica amministrazione si torna a parlare di uno slittamento da 90 a 180 giorni dei tempi per pagare il trattamento di fine servizio agli statali, e prende corpo una riorganizzazione per riportare sotto il controllo dell'Economia la presidenza del consiglio, che direbbe addio all'autonomia contabile introdotta nel 1988. Questo significherebbe, prima di tutto, ricondurre sotto la vigilanza di via XX Settembre la Protezione civile, che da sola vale più del 60% del budget di Palazzo Chigi (si veda Il Sole 24 Ore del 24 gennaio), e cancellare il comparto dei dipendenti della presidenza, che oggi hanno un contratto a sé e livelli retributivi medi più alti degli altri ministeriali.