mercoledì 19 maggio 2010

Ricordatevi del popolo

Leggendo le notizie su un paio di campagne senatoriali in USA, al momento un piccolo test prima del turno elettorale di Novembre che rinnoverá gran parte del Congresso (equivalente alla Camera dei Deputati), si possono cogliere delle importanti tendenze che emergono dallo stato di crisi dell'economia e quindi penso che si rifletteranno anche in Europa.

La novitá é la vittoria inaspettata (e indesiderata dalla elite di partito) del movimento populista del "Tea Party" (vedi Boston Tea Party e Wikipedia per capire quali siano le loro radici). Questo movimento, ridicolizzato nei mesi scorsi, ha inanellato due vittorie consecutive nelle elezioni senatoriali di due importanti stati e fin qui nulla di straordinario. Ció che é straordinario é che questi senatori sono stai eletti in diretto contrasto con le indicazioni di voto dei dirigenti del partito Republicano (cioé la destra USA). Vedremo nei prossimi mesi quali saranno le implicazioni piú profonde: in molti si aspettano importanti novitá.

In Italia un movimento simile, almeno nell'impronta populista, é quello di Beppe Grillo e soci. Non hanno molto in comune col programma del "Tea Party" ma hanno in comune una attenzione e radicamento nelle radici popolari (o populismo). Io sono un moderato simpatizzante di Grillo, anche se spesso non ne condivido il linguaggio e i modi di fare politica (penso peró che ci voglia un guascone per squotere un po' l'albero e dire le cose senza tanti giri di parole).

Invito il partito democratico a ricordare da dove viene il suo nome (demos = popolo in greco) e quindi a porre piú attenzione alla base e al territorio e meno alle gerarchie di potere. Il popolo ha esigenze semplici: pane, lavoro, giustizia (non leggi) e un po' di distrazione. Semplice, ma essenziale. Se vengono meno questi fondamentali, voteranno per qualcun altro che potrebbe essere il movimento di Grillo.

3 commenti:

franco ha detto...

mi piace , e condivido, il tuo intervento. Lo riproporrò anche in altri forum del partito più ampi e condivisi di questo.
E' strano ma proprio questo legame con il popolo, che tu sottolinei, non riesce a decollare on questo PD in cui COESISTONO 2 modalità per nominare la classe dirigente.
I quadri SUPERIORI vengono nominati con le primarie mentre i quadri di BASE sono ancora legati alle tessere... e non ci sarebbe nulla di male se non che le primarie sono pilotate come del resto fa l'attuale legge elettorale (che il PD dice di avversare) che lascia ai vertici del partito la creazione di liste blindate (e così il rinnovamento va a farsi benedire).
Un'altro spunto mi piace del tuo intervento (ma non lo hai sottolineato abbastanza mettendolo tra parentesi) : la differenza tra sete di "giustizia" del popolo e la pretesa della politica e delle istituzioni di rispondervi con delle banali "leggi" (magari da cambiare a piacere secondo la convenienza).
E' vero che lo stato non può che rispondere con delle leggi a questa esigenza ma "qualcuno" diceva che quando troppo spesso ciò che è giusto e ciò che è legale non coincidono, quando la distanza tra ciò che è giusto e ciò che à legale diventerà insopportabile allora...

Uranor ha detto...

Riguardo al desiderio di giustizia, é vero che il potere legislativo (parlamento e senato) non possono fare altro che promulgare leggi, ma l'esecutivo (il governo) ha il dovere di implementare le leggi in modo equo, "giusto", secondo le esigenze del popolo che gli ha dato il mandato. Il famoso "popolo sovrano" del nostro risorgimento che Bossi vorrebbe seppellire.
Le leggi non sono altro che indicazioni di un principio che stabilisce regole uguali per tutti, in teoria. Siccome nessuna legge puó essere scritta in modo tale che non vi siano dubbi e casi particolari, c'é bisogno di un esecutivo illuminato che sappia interpretare lo spirito della legge in modo sinergistico ai bisogni della Nazione. E quando mai questo puó succedere con una tale classe dirigente?!

alexp ha detto...

Concordo con quello che dite sono tutte cose vere, pero' credo secondo il mio modesto parere, che in italia o meglio gli italiani sono più bravi a fare gli oratori che non i fatti.Siamo tutti bravi a parlare.Credo che Italia ci sono due prebelmi grandi da risolvere: La classe Dirigente,e gli Italiani stessi!
La classe Dirigente è quella che noi tutti conosciamo e sappiamo, ma il vero nodo siamo noi. Anch'io mi trovo d'accordo con quello che dice Grillo, ma chiedo a voi perche sono tutti bravi a parlare e poi quando decidono di entrare in politica se mai dovesse essere cambiano?????? o Meglio vi lascio una riflessione, magari scendono a compromessi???????