giovedì 13 agosto 2009

A QUANDO UN COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE ???

MI SON DIVERTITO A FARE UNA RASSEGNA STAMPA PER METTERE IN EVIDENZA CHE IN QUESTA VICENDA SONO I DIRITTI DEI CITTADINI DI MARCELLINA AD ESSERE I "CATTIVI".
SONO EVIDENTI LE CONNIVENZE E LA MANIPOLAZIONE DELL'INFORMAZIONE CHE IL MANAGEMENT CIM RIESCONO AD IMPORRE (RICATTANDO GLI OPERAI).


LAVORO: TERMINATA PROTESTA OPERAI CIM MARCELLINA, 3/9 CONFERENZA SERVIZI

(ASCA) - Roma, 13 ago - Sono scesi dalla torre gli operai della Cim che, ormai da giorni, stavano mettendo in atto una protesta contro l'ordinanza di sgombero dal terreno di proprieta' del Comune di Marcellina che, di fatto, avrebbe costretto la Cim a chiudere lo stabilimento.

La soluzione della vicenda e' avvenuta a seguito dell'accordo raggiunto oggi, in Prefettura, nel corso di una lunga riunione con il sindaco del Comune di Marcellina, le organizzazioni sindacali e la Cim. L'accordo prevede, tra l'altro, la continuazione nell'immediato dell'attivita' manifatturiera della Cim e la convocazione della conferenza dei servizi, da parte della Regione Lazio, per il 3 settembre prossimo per gli aspetti strettamente attinenti l'attivita' estrattiva della cava.

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CIM . OPERAI SCESI DALLA TORRE

(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Sono scesi dalla torre gli operai dell'azienda romana Cim che protestavano per evitare la chiusura: 'E' proprio una bella vittoria'. La decisione di sospendere la protesta segue l'esito dell'incontro in Prefettura che ha recepito la sospensione del bando di affitto del terreno dove sorge la fabbrica, come stabilito dal consiglio di Marcellina, e deciso la convocazione per il 3 settembre per affrontare la vicenda.

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LAVORO: MARRAZZO, IMPEGNATI A TUTELARE LAVORATORI CIM MARCELLINA

(ASCA) - Roma, 13 ago - ''L'esito positivo della trattativa conclusasi oggi sulla vertenza della Cim di Marcellina e la decisione degli operai di interrompere la protesta sono una buona notizia, ma occorre ribadire l'impegno a seguire la vicenda sino alla sua definitiva soluzione''. E' quanto dichiara il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo sulla grave situazione lavorativa dei dipendenti della Cim di Marcellina.

''La Regione continuera' a essere vicina ai lavoratori nell'imminenza della conferenza dei servizi del prossimo 3 settembre - ha concluso Marrazzo - con l'impegno a mettere in campo tutte le risorse e le azioni piu' efficaci per tutelare i posti di lavoro e rilanciare la produzione in un momento cosi' difficile per tutto il comparto industriale del Lazio''.

res/sam/bra


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ROMA: FILCA CISL, OPERAI CIM MARCELLINA HANNO OTTENUTO GRANDE RISULTATO

Roma, 13 ago. - (Adnkronos) - "E' appena terminata la protesta degli operai della Cim di Marcellina iscritti al nostro sindacato iniziata lunedi' mattina alle 7. Erano con uno striscione 'Vogliamo lavorare', un ombrellone per ripararsi dal caldo e poche bottiglie d'acqua". Lo racconta il segretario della Filca Cisl di Roma, Augusto Pallante.

"Per questo ringraziamo anche il prefetto per la mediazione e le istituzioni presenti al tavolo - aggiunge - perche' il loro intervento ha permesso la sospensione della protesta che avrebbe potuto avere risvolti drammatici ma ora tutte le persone che stanno contribuendo a far lavorare 105 padri di famiglia, non devono lasciare soli questi ragazzi e continuare a seguirli. Noi come Filca Cisl siamo stati e saremo con loro minuto per minuto. Stanno bene e sono in buone condizioni di salute ma soprattutto sanno che hanno ottenuto una grande vittoria".

"Era impensabile sino alla scorsa settimana che si arrivasse a questo risultato - spiega il sindacalista - si parlava di chiusura e di 105 disoccupati ed ora il 3 settembre e' stata convocata la conferenza dei servizi per esaminare in modo piu' approfondito tutte le problematiche e le controversie connesse alle attivita' di escavazione della Cim di Marcellina. E' un risultato temporaneo ma vogliamo che tutti ci aiutino nei prossimi giorni e ancora prima del 3 settembre a non dimenticarsi degli operai di Marcellina, a mantenere alta l'attenzione per la loro situazione. Non e' giusto che per mantenere un posto di lavoro delle maestranze si debbano arrampicare sino a 50 metri", conclude Pallante.

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ROMA: ASSESSORE SMERIGLI, PROVINCIA LAVORA PER SOLUZIONE CIM MARCELLINA

Roma, 13 ago. - (Adnkronos) - "Mi auguro che trovi rapida soluzione la critica vicenda della Cim, e dei 105 operai che rischiano il licenziamento. Credo che il periodo che il Paese sta attraversano, e i preoccupanti dati odierni diramati dalla Bce che indicano il tasso di disoccupazione in salita al 9,4% con tendenza al costante aumento, debbano indurre tutti a lottare per salvaguardare ogni singolo posto di lavoro". Lo dichiara in una nota Massimiliano Smeriglio, assessore alle politiche del Lavoro e della formazione della Provincia di Roma in merito alla vicenda di Marcellina.

"Nell'esprimere quindi la mia solidarieta' ai lavoratori Cim e ai rappresentanti sindacali che con loro stanno lottando - aggiunge Smeriglio - mi unisco all'appello rivolto al Comune di Marcellina dall'assessore Regionale Luigi Nieri, affinche' la questione venga affrontata con senso di responsabilita' e si individui un percorso che eviti la chiusura dell'azienda. Ribadisco la piena disponibilita' della Provincia di Roma a partecipare ai tavoli regionali e prefettizi al fine di concorrere ad una positiva soluzione della vertenza", conclude Smeriglio.

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CIM Marcellina: conclusa la protesta
Esito positivo dell'incontro in prefettura

13/08/2009
L'accordo per la Cim c'è anche se i distinguo non mancano. Ma quanto basta per consentire agli operai, a breve, di scendere dalla torre e di interrompere la protesta arrivata al quarto giorno. Gli operai sono molto soddisfatti perchè è stata sospesa l'ordinanza di sgombero dal terreno di proprietà del Comune di Marcellina che di fatto avrebbe costretto la Cim a chiudere lo stabilimento. Contemporaneamente è stata convocata per il 3 settembre alle 11 nella sede della Regione Lazio, la Conferenza dei servizi che avrà il compito di affrontare l'intera vicenda: annullamento o meno del bando per il contratto d'affitto; eventuale rinnovo del contratto d'affitto alla Cim; riapertura della cava, bloccata da quasi due anni; accertamento di eventuali danni ambientali compiuti dalla Cim per l'attività estrattiva nel corso degli anni. I sindacalisti lo hanno definito "un accordo che seppur parziale consente di chiedere ai lavoratori di scendere dalla torre". Per uno dei proprietari dell'azienda Massimo Bernardoni si tratta "di un risultato positivo anche se ci aspettavamo di più. In particolare pensavamo che venissero accettate le condizioni economiche per il rinnovo del contratto d'affitto, non collegandole alla vicenda dell'attività estrattiva". Quanto al sindaco Alfredo Ricci "si sta procedendo sulla strada che è percorribile tesa a chiarire quali sono le norme e le tracce da seguire e che ci illumini anche come amministratori".
fonte CGIL.it

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ROMA (12 agosto) - «Innse ce l'ha fatta, ora tocca a noi». È lo striscione che stamani hanno affisso gli operai della Cim a Marcellina sulla torre miscelatrice dello stabilimento, dove da lunedì sono accampati ad un'altezza di 37 metri per scongiurare la chiusura della loro azienda.

«Stanotte, poco dopo la mezzanotte, - ha raccontato Giuliano - abbiamo ricevuto una telefonata: erano gli operai della Innse che ci avvertivano che l'accordo era stato firmato e stavano per scendere dalla gru. E da Milano è partito un grande applauso di incoraggiamento dedicato tutto a noi. È stato bellissimo, siamo stati contenti e ci siamo davvero emozionati. Ora speriamo che la situazione si risolva anche per noi».

Dopo la seconda notte sulla torre «dove fino a mezzanotte - ha spiegato Giuliano - ha fatto caldissimo. Poi è arrivato il freddo», gli operai stamani hanno ricevuto la visita di un medico del 118 e dei vigili del fuoco. «Ci è stato spiegato - ha aggiunto - che nel caso uno di noi si sentisse male, i vigili del fuoco dovrebbero tagliare parte della tettoia. Ma noi stiamo tutti bene, anche se stanchi e affaticati dal sole».

Oggi a Marcellina in provincia di Roma è un giorno di attesa. Attesa che il Consiglio comunale, convocato alle 18, decida di trovare una soluzione per annullare il bando di gara per l'affitto del sito dove sorge l'azienda e decida di rinnovare alla Cim il contratto di affitto. Ieri tre dei sette operai sono scesi. «Ci è stato chiesto un gesto di buona volontà - ha spiegato uno di loro - visto che è stata convocata la riunione in Prefettura».

IL MATTINO

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A breve convocazione tavolo di trattativa per la CIM di Marcellina

Lo comunica l'assessora regionale al lavoro Tibaldi dopo l'occupazione della torre della ditta da parte di sette operai.

11/08/09 - "Ci stiamo occupando della grave situazione che investe i lavoratori della C.I.M. di Marcellina. Siamo in attesa entro breve della convocazione di un tavolo di trattativa presso il Prefetto. Ci auguriamo che la situazione pervenga ad una conclusione positiva in modo da permettere ai 7 lavoratori che stanno attuando la protesta sulla torre di poter trascorrere un Ferragosto sereno".

E' quanto ha dichiarato l'Assessora al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili della regione Lazio Alessandra Tibaldi in merito alla vicenda dei lavoratori C.I.M. di Marcellina.

"In questo periodo di grave crisi che colpisce il nostro territorio - ha concluso Tibaldi - l'attenzione della Regione è massima. Il nostro intento è quello di salvaguardare i posti di lavoro e le attività produttive in modo da traghettarli fino alla ripresa economica ponendo le basi per il rilancio della nostra Regione".

PORTALE LAVORO REGIONE LAZIO

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Un gruppo di lavoratori della ditta Cim, alle porte di Roma
sta cercando di scongiurare la chiusura del loro stabilimento

L'INNSE fa scuola anche a Marcellina

Chiedono al comune di rinnovare il contratto d'affitto del terreno dove sorge l'impianto.
L'azienda è un'eccellenza. La sua pittura fotocatalitica è richiesta in ambito internazionale.

La Calci idrate Marcellina

MARCELLINA (ROMA) - Come gli operai della Innse di Milano. Da stamattina sette operai della ditta Calci idrate Marcellina (Cim), alle porte di Roma, protestano su una torre miscelatrice alta 37 metri per scongiurare la chiusura della loro azienda. L'idea di rimanere ad oltranza l'hanno copiata, come hanno ammesso, dai lavoratori della Innse.

Durante le 12 ore della protesta nessun rappresentante, né di maggioranza, né dell'opposizione è andato dagli operai a testimoniare solidarietà. Soltanto in serata il vice sindaco di Marcellina Antonio Bassani ha fatto sapere di essere disponibile ad incontrare in Comune gli operai domani alle 11, mentre anche il vice prefetto di Roma Ferdinando Santoriello ha invitato l'amministrazione comunale a partecipare ad un incontro in prefettura. Gli operai hanno annunciato che rimarranno sulla torre per tutta la notte e che non andranno all'incontro con il sindaco se non ci sarà la garanzia della Prefettura.

Nodo del problema il contratto di locazione del terreno di proprietà comunale dove sorge la Cim, scaduto il 30 giugno del 2008. Il 10 novembre del 2008, in un incontro presieduto dall'allora prefetto Carlo Mosca, venne raggiunto un accordo che prevedeva il pagamento da parte della Cim di un canone di 141 mila euro annui, per 20 anni, più un bonus di 550 mila euro per finanziare un'opera pubblica, in particolare un asilo nido a Marcellina. Ma l'accordo è stato disatteso.

A metà giugno si è insediato il nuovo sindaco di centrosinistra, Alfredo Ricci, promettendo di risolvere il problema, come aveva annunciato durante la sua campagna elettorale. Giovedì scorso però il consiglio comunale, che doveva eliminare il bando pubblico per l'affitto, ha deciso di modificare solo due parametri per consentire alla Cim di partecipare. Per contestare il mancato rispetto dei patti i 7 operai, tra i 27 e i 50 anni, hanno cominciato la protesta. "E' un Comune che ci vuole chiudere - hanno spiegato i lavoratori - e non l'azienda. Da due anni subiamo la violenza psicologica di non avere certezze. Il sindaco in campagna elettorale ci ha chiesto i voti a noi e alle nostre famiglie per sistemare la vicenda. Non scenderemo se non otterremo quello che ci spetta".
Repubblica
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Lavoro/Marcellina,sulla torre rimangono in 3: 'Qui è un inferno'
Roma, 13 ago. (Apcom) - Erano partiti in sette, sono rimasti in tre a protestare sul ballatoio della torre dello stabilimento Cim di Marcellina, 40 km da Roma, contro l'ipotesi di licenziamento dovuta al mancato rinnovo da parte del Comune del contratto di affitto del terreno su cui sorge la Calci Idrate Marcellina. Tre operaio erano scesi martedì, per dare un segno di buona volontà nella trattativa. Ieri sera è sceso un quarto, Paolo di 35 anni, sfinito dalla protesta: forse per un colpo di sole, per la stanchezza o per lo stress si è sentito male, ha avuto giramenti di testa e ha rigettato. A terra è stato soccorso da un'ambulanza (il 118 ha un presidio fisso da giorni sotto la torre) e i sanitari gli hanno somministrato una flebo. Ora sta bene, a casa. Sulla torre, intanto, si attende l'esito dell'incontro ancora in svolgimento nella Prefettura di Roma tra Comune e rappresentanti della Cim, dopo che ieri pomeriggio il Consiglio comunale di Marcellina ha sospeso il bando di gara per l'assegnazione del terreno su cui sorge l'impianto, bando che però escludeva proprio la Calci Idrate Marcellina. In cima allo stabilimento sono in tre: Giulio di 47 anni, Giuliano di 39 e Luca di 29. "Qui sopra fa un caldo infernale, abbiamo un ombrellone ma è difficilissimo", spiega Giulio: "Aspettiamo l'incontro in Prefettura: ieri in Comune c'è stato un passo in avanti, è la prima cosa che va a nostro favore. Oggi possiamo anche scendere, ma siamo pronti a riprendere la protesta, anche più forte. Gli operai della Insse ci hanno chiamati facendoci un grande applauso di incoraggiamento: arriva molta solidarietà, ma da sola non basta. Ora vogliamo gesti concreti".

La ditta Cim rappresenta un'eccellenza nel suo settore, la sua pittura fotocatalitica è richiesta in ambito internazionale ed è avanzata tecnologicamente tanto da ridurre del 50% l'inquinamento atmosferico. Pittura utilizzata a Roma nel traforo di via Nazionale, nella chiesa di Tor Tre Teste e nella recente ristrutturazione del Fungo dell'Eur, ex serbatoio idrico, ed anche in chiese ed edifici in altre città italiane e straniere.
(10 agosto 2009)
ASSOCIATED PRESS . COM

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Marcellina, le cave, gli operai sulla torre per un contratto d’affitto

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Marcellina è un piccolo comune della provincia di Roma, non lontano da Tivoli; 7.000 anime, un impianto per la produzione di intonaco, malta, calce, che fino a due giorni fa era noto solo agli addetti ai lavori. La Cim, Calci Idrate Marcellina, sorge in località Cesalunga, davanti ad una cava di calcare che da lontano sembra un’ampia gradinata che svetta fra i boschi.

Da due anni lì le ruspe non scavano più, ma lo stabilimento ha continuato a produrre procurandosi la materia prima da siti vicini. Da due giorni alcuni degli operai di questa ditta, proprietà della famiglia Bernardoni, padre e due figli, un centinaio di dipendenti compresi quelli del trasporto, sono saliti sulla torre di miscelazione per difendere il loro posto di lavoro, e chiedere con questo gesto, estremo, con le temperature di questi giorni, che il comune di Marcellina rinnovi il contratto d’affitto, scaduto ormai da 48 mesi, per il terreno su cui sorge la Cim.

Un ombrellone aperto sul tetto, quattro bandiere della Cisl, affacciati a turno per comunicare, anche con un gesto, con i colleghi rimasti a terra. Collegati via telefono da lunedì con gli operai della Inse di Milano, che ieri li hanno chiamati per comunicargli l’accordo raggiunto.

Enzo, Luciano e Gianfranco sono scesi ieri pomeriggio, dopo la promessa del sindaco Ricci di un consiglio comunale che si terrà oggi e che potrebbe quantomeno bloccare il bando di gara per arrivare alla nuova assegnazione di quell’area, a qualcun altro.

Giulio, Giuliano, Paolo e Luca ancora in cima, a 37 metri d’altezza, a garanzia che quell’accordo arrivi.

Una vertenza “anomala”, perché proprietà e lavoratori sono dalla stessa parte, con le stesse richieste nei confronti di un’amministrazione comunale. Un’anomalia che parla di solidarietà ma che fra le righe emerge anche sotto un altro aspetto: l’estrema organizzazione della produzione “pre-protesta”.

Se i macchinari sono fermi, alla Cim i camion continuano ad arrivare per caricare i sacchi di materiale già lavorato, pronto alla vendita.
Su www.agorà.it

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