mercoledì 28 aprile 2010

Arresto e rivolta popolare

I fatti di Calabria , in cui la "popolazione" si è ribellata contro le forze dell'ordine che arrestavano un boss (vedi anche tempo fa a Napoli) mi inducono ad una riflessione amara...
Inutile che i giornali si scandalizzino... inutile cadere dalle nuvole... "ma come ? servitori dello stato che si danno da fare per arrestare malavitosi vengono fischiati da quegli onesti cittadini che loro stanno servendo... ma perché mai ??? ma da dove deriva questo assurdo ???"
In questa nostra Italia purtroppo deriva da MOLTO IN ALTO. Non è da ieri che circola una certa tesi per cui CHI HA IL CONSENSO HA DIRITTO AD ESSERE LASCIATO LIBERO (DI GOVERNARE) ! Non può essere accusato... non può essere infastidito dall'attività giudiziaria...
Ne doveva avere di consensi quel capo ndrangheta presso la sua popolazione se tante "Madri di famiglia" hanno sentito il dovere di schierarsi apertamente contro le forze dell'ordine e contro le istituzioni dello stato !!! Perché infastidirlo oltre !!! Con questa filosofia imperante forse tra qualche anno ce lo ritroveremo al parlamento.
Alla base di tutto c'è un equivoco di fondo (che spiega perché possano verificarsi simili eventi):
Il consenso popolare scaturisce da emozioni e sensazioni superficiali spesso non basate su documenti e dati di fatto , si creano senza l'intervento di un razionale, per cui sono facilmente influenzabili e manipolabili .
Le azioni della magistratura sono basate su documenti e dati oggettivi (o per lo meno dovrebbero esserlo) e rispondono alla logica ed alla razionalità di un qualcosa documentato che porta a decisioni ed azioni conseguenti e commisurate.
Per fortuna sono ancora molti gli Italiani che non condividono quella filosofia. E' uno degli elementi dei "mal di pancia di Fini" che però non troveranno mai spazio nel PDL. Non mi meraviglio più di niente... anzi... continuo a fare la "formichina ostinata" che non smette di esternare il suo dissenso. E' per questo che vi giro quest'ultima segnalazione che ho appena ricevuto

1 commento:

Uranor ha detto...

Io non mi meraviglio affatto; se l'economia locale é legata al boss e lo stato e la legalitá non hanno nulla da offrire a quei Calabresi, allora che gli possiamo dire? Abbracciate la legalitá e morite di fame?! Sí é piú profondo di cosí, lo so. Ma come si fa a non ammettere che nell'Italia di oggi, senza la mafia, molti al Sud (e non solo) non avrebbero di che arrivare alla fine del mese? Viva la mafia allora?! No, certo che no! Ma siamo arrivati a questo punto e la situazione non cambierá in un mese o con le prossime elezioni (chiunque sia eletto; puó peggiorare, quello sí). Dare la speranza per un futuro diverso é l'unica reale possibilitá di uscire dall'abberrazione di un sistema economico basato sull'illegalitá. Berlusconi e il PDL non ci pensano nemmeno: loro ci sguazzano in questo mare. Il PD ha personalitá capaci, ma non sanno ispirare il partito all'unitá e all'azione. In questo limbo le peggiori anime della destra né nuova, né democratica, nuotano felici e ridono dei poveri illusi che vogliono cambiare qualcosa..