giovedì 22 aprile 2010

I mal di pancia di Fini

Non ho capito la sua capitolazione (e sì che di dichiarazioni ne avevamo sentite) verso il progetto della PDL nel 2008. Dopo aver affermato che si era alle "comiche finali" non ha aperto più bocca dopo la caduta del governo Prodi.
E' entrato nella PDL (come cofondatore) , ha fatto la campagna elettorale .... è diventato presidente della Camera e poi... si è accorto che
  1. i valori ed i simboli Nazionali possono anche essere vilipesi dagli alleati leghisti anzi (per il premier sono solo manifestazioni folkloristiche)
  2. l'unità Nazionale non è un valore (alcuni alleati sono dichiaramente secessionisti... per il premier sono solo affermazioni birichine)
  3. il rispetto delle istituzioni è solo questione di opinione (per il premier vanno rispettate solo quando non mettono i bastoni tra le ruote dei suoi progetti)
  4. la gestione della vita politica attraverso la condivisione non è compatibile con la gestione attraverso il "capo carismatico"
  5. l'accoglienza degli immigrati e la sua gestione nen è compatibile con la convinzione che sono ormai pure troppi e che bisogna impedire altri accessi.
  6. alla riforma delle province del programma elettorale forse si deve soprassedere...
  7. non si sa se la riforma della giustizia deve essere fatta per renderla più efficiente o per bloccare dei processi e per spuntare le unghie agli inquirenti ?
  8. la questione della protezione delle classi sociali deboli è rinviata ed è sempre l'ultima priorità della gestione economica.
  9. ...

Insomma , adesso non so se è il caso di continuare con tutte le puntualizzazioni che il presidente della camera ha dovuto fare in questi ultimi tempi , anche perché fior di commentatori politici e di conoscitori profondi dei temi della politica potrebbero farlo meglio di me, PERO' ALCUNE MIE CONCLUSIONI VORREI PROPORLE SU QUESTA VICENDA.

  1. Ritengo che le opinioni che il pres. della camera espone siano opinioni di cittadini Italiani che egli rappresenta e dai quali è stato chiamato rappresentarle.
  2. Egli ha accettato il consenso raccolto e quindi (se lo ha raccolto in base alla sua visione dei problemi politici) è giusto che combatta per farli affermare.
  3. Alla base però c'è il solito dilemma "è lui e le sue idee ad essere estraneo al PDL o è il PDL che vuole inglobare tutto ed il contrario di tutto pur di vincere e governare ??"
  4. I punti riportati sopra (dei dissensi di FINI) stanno a cuore a Molti in Italia... se sono così importanti anche per FINI, deve DIMETTERSI ed affermarli in alleanze e coalizioni che li CONDIVIDONO PROFONDAMENTE DA SEMPRE. Altrimenti sarà costretto a continue sterili puntualizzazioni che non riusciranno a dar voce alle convinzioni e desideri di quei cittadini che lo hanno votato, ANZI... COSA ANCORA PIU' GRAVE SAREBBE CONTINUARE A PERMETTERE che quel consenso sia usato per dare forza e sostegno proprio delle tesi opposte (di ciò il capo carismatico ed i suoi accoliti nel PDL ringraziano ma lui non avrebbe mai dovuto permettere che accadesse).

Continuerà sterilmente il teatrino delle prese di posizione dissenzienti di FINI... per quanto tempo ancora i suoi elettori sopporteranno che il proprio consenso venga usato CONTRO i propri interessi politici ??

1 commento:

alexp ha detto...

Sono tutte cose vere quelle che leggo, non mi soffermo ad analizzare punto su punto, me come ho sempre sostenuto la colpa è la nostra che ce li mandiamo.....quindi la magna coalizioni è chiaro che è un agglomerato di parti atti a raccimulare voti. DA RICORDARE, IN STAMPATELLO LO SCRIVO, CHE NON CI SU PO' LAMENTARE DI BERLUSCONI SE QUALCUNO DA IL VOTO A FINI!!!!!! O COME IN PASSATO A CASINI, PIUTTOSTO CHE BOSSI.....IL DIRETTORE D'ORCHESTRA E' SEMPRE LUI!